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La nostra Onlus, anche se piccola, ha sempre grandi idee e soprattutto entusiasmo.
Quale progetto si potrà mai attuare se non c’è uno slancio solidale, se non si sentono i bisogni dei più sfortunati tra noi…? La risposta è: nessuno.

Nessuna idea solidale può avere successo se pensato ed eseguito senza amore. Due parole inoltre per dire che spesso è trascurato l’aspetto, per altro per noi fondamentale, che anche noi soci promotori e simpatizzanti abbiamo bisogno di sentirci gratificati dal successo delle iniziative. Come si sa, è più gratificante donare qualcosa, che sia affetto o siano cose materiali utili, che ricevere.
Nel nostro sito internet, che voglio rammentare www.hermanos-onlus.it, con l’auspicio che possiate sempre visitarlo, a suo tempo abbiamo inserito una relazione sulla nuova iniziativa. Vi invito a leggere per capire le ragioni e i modi dell’iniziativa solidale.
Grazie alla raccolta fondi e alla donazione di una benefattrice, purtroppo ora scomparsa, siamo in grado di dar vita al progetto. In base ai fondi ci regoliamo per non creare false aspettative a coloro che ne beneficeranno e a noi stessi. Con una oculata gestione del denaro e con il massimo contributo gratuito dei soci, ci accingiamo ad operare.

Siamo stati assenti dalla “ribalta” dei social per un tempo troppo lungo, ma solo a causa di problemi di famiglia e di salute del Presidente che hanno impedito un maggior coinvolgimento.
Nel mese di novembre sarò, se Dio vuole, in Repubblica Dominicana. Il tempo necessario a istallarmi ed inizierò subito a ricucire i contatti precedentemente cercati. Grazie alla mia lunga permanenza nell’isola nel 2014/15, posso ora con maggior facilità saltare tempi morti e concretizzare in breve quanto necessario. Questo almeno è l’auspicio che mi faccio.

Per coloro che non avessero letto la relazione pubblicata nel nostro sito internet, ricordo riassumendo che:
“Il nostro progetto parte dell’idea solidale di dare ai ragazzini e adolescenti l’opportunità di apprendere un mestiere per il futuro, senza far trascurare l’obbligo scolastico. Inserire i ragazzi adolescenti in una attività educativa/lavorativa gratuita, creando loro una rete commerciale che in breve tempo possa dare loro remunerazione e autonomia per l’età maggiorenne.
L’artigianato qualificato può dare a molti giovani isolani maggior possibilità di lavoro futuro e quindi di guadagno, con il corretto inserimento in tempi ragionevoli nel mondo delle attività commerciali.
Un personale docente adatto, già da noi preallertato, può dare ai ragazzi la giusta formazione.

Partendo da materie prime basilari per il popolo dominicano, quali la noce di cocco, che abbondano in quell’isola, si vuol dar vita alla lavorazione artigianale della noce stessa.
Altro materiale utile e abbondante nell’isola è la “Penca del Platano” come da loro chiamata, che sarebbe il tronco della pianta del Platano.
Il Platano ha il frutto della “ Banana” come da noi conosciuta.
Con il tronco del Platano, opportunamente lavorato, si ricavano stuoie, cappelli, ceste ecc.
Inutile dirvi che la noce della palma è uno scrigno di ricchezza. Dal latte/acqua, alla polpa, al guscio durissimo e alla parte esterna che ricopre la noce interna usata per molti scopi, questo frutto è una vera fortuna per i popoli caraibici.

Durante la mia permanenza nell’isola ho fatto la conoscenza e stretto amicizia con una Signora Dominicana che da tempo lavora artigianalmente la noce di cocco per farne monili e oggetti da vendere ai turisti. Con lei ho voluto frequentare un corso artigianale e ho capito i segreti della lavorazione.

L’accordo con questa artigiana è di dar vita ad una scuola per i ragazzini/adolescenti.
La donazione consiste nell’avere a disposizione il personale docente, nel locare un sito adatto, nel fornire le apparecchiature necessarie allo svolgimento dell’insegnamento e alla produzione degli oggetti finiti.

La dotazione di computer e/o di quanto necessario all’avvio delle attività di pubblicità e commercio.
Fornire ai ragazzi le nozioni legali, legislative e di finanza, necessarie per comprendere come avviare una attività il proprio o collettiva, quale una coop ecc.

Riteniamo altrettanto fondamentale questo ultimo aspetto.
Conto di relazionarmi con realtà commerciali e turistiche della zona e di trovare la loro disponibilità ad avviare un solidale scambio di idee per il profitto di tutti. Il turismo a nostro avviso se è accompagnato da un momento di solidarietà verso i bambini più sfortunati, ha senza dubbio un valore diverso. Aggiungiamo inoltre che un tale solidale turismo è sicuramente un modo per conoscere le verità di un mondo diverso dal proprio, senza falsità legate a false ideologie e preconcetti.

Ringrazio tutti i soci che silenziosamente danno la loro opera gratuitamente e ringrazio i sostenitori che credono nel nostro semplice ma onesto operato. Nulla è sicuro nella vita, ma essere di aiuto ad altri ci fa sentire migliori.

Grazie a presto.

Il Presidente
Stefano Zambon

6 novembre 2017

(vedi la mia Road Map)

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